archetype

Di archetypum in età umanistica va data una definizione più generica e comprensiva di quella del Kristeller: esso è ‘l’originale‘ dell’autore, non solo nel suo stadio definitivo di opera destinata alla divulgazione, ma anche in tutte le fasi precedenti: sono indicati con archetypum oltre che l’esemplare definitivo di un’opera scritto su pergamena e destinato ad essere capostipite della divulgazione e ‘Normal-Exemplar’, anche i primi abbozzi, le minute, la scheda (cioè […] la redazione pressoché definitiva dell’opera, ma ancora su carte sciolte) e infine anche scritti non destinati alla pubblicazione, come appunti o note di collazione. La nozione comune è quella di una stretta connessione coll’autore, tanto che talvolta archetypum ha addirittura il valore di ‘autografo’. Inoltre la voce presenta ancora altri significati: la nozione di ‘originale’ può obliterarsi mentre diviene dominante quella di ‘capostipite’ della tradizione e archetypum può assumere un significato tecnico-filologico assai vicino a quello odierno. Infine il termine assume qualche volta il valore di ‘minuta’ nonché quello di ‘antigrafo‘, modello da cui una copia è stata trascritta.

(Rizzo 1973, 308)

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