correction

Quando si discorre d’implicazioni leopardiane, se ne possono analiticamente distinguere tre tipi. Anzitutto, correzioni che rinviano ad altri passi del medesimo componimento, siano questi contigui o anche distanti, largo essendo l’àmbito del compenso che si esercita entro una stessa unità. In secondo luogo, correzioni che rinviano a passi dell’autore fuori del componimento presente, o perché attestino uno schema affine di rifacimento, o perché vi risulti preparato, secondo i casi, il punto di partenza o il punto d’arrivo. Infine correzioni che rinviano, tanto per eliminazione, anche qui, quanto per l’acquisto, a luoghi esorbitanti dall’opera dell’autore, cioè a sue abitudini culturali, a sue letture immanenti alla coscienza.

(Contini 1970, 42)

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