error (indicative)

Il termine errore-guida (traduzione del tedesco Leitfehler), che è quello comunemente usato dalla critica testuale dell’Ottocento e della prima metà del Novecento ed è in certa misura tradizionale, si presta a qualche fraintendimento. Non è detto infatti che le modifiche introdotte dal copista siano vero e proprio ‘errori‘, cioè sbagli inconsapevoli: spesso queste modifiche saranno state volontarie. […] parlare di ‘errore’ rischia di generare equivoci, perché in realtà di operazioni del tutto consapevoli si tratta: la modifica, in sostanza, è ‘errore’ dal punto di vista di chi, come noi, la misura rispetto all’originale, ma non è affato ‘errore’ dal punto di vista di chi l’ha introdotta, che l’ha fatto volontariamente. Oggi si usa di preferenza il termine neutro di innovazione, che può valere tanto a indicare un vero e proprio errore, quanto una modifica volontaria; ma la terminologia tradizionale basata sul termine ‘errore’ è ancora ampiamente utilizzata.

(Chiesa 2002, 62-63)

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