original
Fra tutte, però, la nozione che per i testi medievali appariva più ambigua era quella principale, cioè quella di originale. Essa era stata considerata a lungo intuitiva: si trattava del testo creato dalla penna dell’autore, che doveva essere restaurato eliminando incrostazioni e degenerazioni che l’avevano via via corrotto nel corso del tempo. Per i testi classici, una simile definizione appariva sufficientemente adeguata: la dicotomia fra ‘originale’ e ‘copia’ traeva consistenza dal divario temporale che in genere le separava.
(Chiesa 2002, 138)