scribe

Il compromesso tra il sistema del testo e quello del copista realizza un diasistema. L’emendatio è una specie di dialisi che separa dal sistema di base elementi dei sistemi di mediazione; e non è escluso che il confronto tra i diasistemi possa procedere anche là dove i diasistemi in concorrenza sono ridotti a due. Quello che importa è che il fruitore di un’edizione critica sia consapevole che essa è un’approssimazione, la massima possibile, a una struttura il cui sistema si è contaminato con altri. Questa approssimazione si oggettiva in parte in restauri testuali, mentre in parte resta potenziale, serie di suggerimenti dell’editore là dove l’aspetto originario del testo può essere soltanto ipotizzato. La soluzione positivistica di Bédier (prendere per buono un codice, preferendo la sua innegabile concretezza di prodotto all’astrazione del testo ricostruito) è un tentativo di occultare l’ineludibile problematicità del testo, che tràdito da una serie successiva di trascrizioni-interpretazioni viene ancora trascritto mentalmente e interpretato dal lettore: anch’egli, nel suo impossessarsi di un testo, istituisce inconsciamente un nuovo diasistema. Individuando i diasistemi precedenti ci si muove entro un triangolo che ha ad uno dei vertici il testo, ormai remoto; ed è proprio spostandosi sul lato che unisce gli altri due vertici (somma delle trascrizioni precedenti, lettura attuale), che si può arrivare a scorgere meglio qualche sembianza del testo.

(Segre 1981, 280)

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