variant (open)
Sempre secondo la definizione data da Isella, le varianti alternative, da non confondere con le varianti genetiche e quelle evolutive, sono “lezioni concorrenti tra le quali l’autore non sa decidersi, o comunque non dà a intendere per segni certi di sapersi decidere” (Gadda 1983, xxxv). Le varianti alternative vengono registrate a piè di pagina e sono contrassegnate da un esponente alfabetico (in quanto quello numerico è solitamente utilizzato per le note d’autore presenti nel testo). Il rapporto con il testo invece è di pariteticità, sia tipografica che grafica (hanno lo stesso corpo tipografico del testo), perché in quel punto non sappiamo se l’autore, in una successiva revisione del manoscritto, avrebbe scelto la variante alternativa o la lezione base e quindi lo statuto delle varianti alternative deve essere pari a quello del testo stesso.